Un processo per 10 centesimi !!

La notizia riportata l'altro ieri sul sito dell'Agenzia ANSA è di quelle talmente assurde che ti metti a ridere per non piangere. A Cagliari 5 (cinque) anni fà il dipendente di una azienda, vai a sapere per quale motivo, svitava da una autovettura della ditta un cappelletto per auto (il tappino di plastica posto sopra la valvola del pneumatico, valore circa 10 centesimi). Nonostante il titolare dell'azienda, visto il valore del “furto”, avesse voluto soprassedere, una solerte impiegata di banca che aveva assistito al reato ha presentato regolare denuncia e conseguentemente si è messa in moto la famigerata ed oramai obsoleta macchina della giustizia.

Dopo 5 anni il processo non si è ancora concluso. CINQUE, e ripeto,CINQUE anni in cui la magistratura di Cagliari avrà disposto indagini, forse perizie, bolli, decine di fogli di carta, avvocati, tempo che gli impiegati hanno dedicato al procedimento, ecc., ecc.-

Ma è mai possibile che, con la giustizia che sta facendo acqua da tutte le parti, tempi biblici per i processi, burocrazia allucinante, ecc., non ci sia stato a Cagliari un magistrato che abbia applicato un minimo di logica umana oltre ad applicare una norma penale ??

Un “furto” del valore di circa 10 centesimi, contro il volere del derubato, è costato alla collettività 10.000 o 30.000 volte tanto, semplicemente

A S S U R D O !!!!

In questo caso si, che il ministro di grazia e giustizia dovrebbe inviare gli ispettori per accertare le responsabilità di quel magistrato e, senza possibilità di appello, perchè è inconcepibile una storia così, condannarlo a rimborsare almeno 10 volte la cifra che ha sperperato inutilmente.

Se questa, secondo voi, è una magistratura che funziona come dovrebbe allora in Italia siamo messi molto peggio di quello che sembrava.

Rif. ANSA